Dal 1940 al 1945: la guerra

Il diciassettesimo anno di attività hockeistica milanese inizia di pari passo con gli avvenimenti che stanno traumatizzando l’Europa e il mondo intero. Nel settembre del 1939 la Germania ha attaccato la Polonia e questa aggressione militare induce il Regno Unito e la Francia a dichiarare guerra alla Germania. L’Unione Sovietica ha occupato la Polonia orientale. Nazisti e sovietici avevano precedentemente stipulato un patto di non aggressione e di smembramento della Polonia. Berlino e Mosca sono le capitali di due paesi ora confinanti. La pesante situazione internazionale si ripercuote su tutti gli sport e anche l’hockey italiano ne subisce il negativo contraccolpo. Fernando Pozzani e Pietro Annoni chiudono con Diavoli Nerazzurri e AMDG, nessun altro imprenditore si assume l’onere di condurre i club milanesi. Ritorna la FISI a gestire l’intero parco giocatori ambrosiano e i federali prendono la decisione di non dare alla squadra nessuna denominazione se non quella di squadra rappresentativa milanese.

Zurigo, 14 gennaio 1940. Svizzera-Italia; da sinistra Gerosa, De Mazzeri, Bibi Torriani e Federici.
Zurigo, 14 gennaio 1940. Svizzera-Italia; da sinistra: Franco Rossi, Gerosa e Innocenti.

Le cose peggiorano ulteriormente nel giugno del 1940 con l’entrata in guerra dell’Italia. Pur ostacolato da enormi difficoltà organizzative il ragionier Moro, vice presidente della rappresentativa, riesce ha stilare un calendario di incontri e nel marzo del 1941 a Milano si mette in scena addirittura il campionato nazionale. Per la Federazione oltre alla Juventus partecipano tre formazione della sezione disco sul ghiaccio FISI di Milano. Lo vince la prima squadra delle milanesi e solo in un secondo tempo il titolo verrà riconosciuto all’AMDG. Molto attivi anche i pattinatori del CPAM, spesso impegnati in serate combinate con match di hockey.

I giovanissimi Carlo Fassi e Grazia Barcellona nel 1941.
AMDG al Piranesi, da sinistra in piedi: Zopegni, De Mazzeri, D. Trovati, F. Rossi, A. e P. Fabris, Giordani, Bruciamonti, Innocenti, Federici. Accosciati: il massaggiatore Imboldi e Giacomo Levi.

Si prosegue giocando partite amichevoli e tornei internazionali che vedono impegnata anche la Nazionale azzurra, ma dall’ottobre del 1942 l’intensificarsi dei bombardamenti alleati pone fine a ogni attività. Il Palazzo del ghiaccio non viene colpito dalle bombe aeree, ma i danni collaterali provocati dalle incursioni ne provocano la chiusura.

Il maestro Harry Burghardt, tedesco ma milanese d’adozione.

Negli anni antecedenti la fine del conflitto mondiale i protagonisti degli sport del ghiaccio milanese danno segni di vita “emigrando”, nei mesi in cui il gelo la fa da padrone, verso gli specchietti ghiacciati o creati ad arte di Gravellona Toce, Ghirla, e Masnago. Ultimo spettacolo hockeistico di quel periodo l’11 febbraio del 1945 tra CP Varese e AMDG: la passione non muore mai!

4 febbraio 1944, Grazia Barcellona a Gravellona Toce.
4 febbraio 1944, il CPAM a Gravellona Toce; da sinistra: Vittorio Maggi, Grazia Barcellona, Carlo Fassi, Anna Cattaneo Dubini, Carla “Toti” Bellinzona, Costanza “Ciacia” Vigorelli, Mirra e Luciana Aquilano.

Nella prima metà degli anni Quaranta la NHL era già il più importante palcoscenico dell’hockey su ghiaccio. In quegli anni due giocatori noti, seppur in diverso periodo, al mondo hockeistico italiano ebbero la fortuna di cimentarsi in quel grande torneo. Parliamo di Gordon Poirier che nella stagione 1935/36 furoreggiò con la maglia dei Diavoli Rossoneri e Billy Cupolo che verrà in Italia nell’ottobre del 1954 ingaggiato dal Milano Inter. Con i Diavoli Rossoneri il primo e con il Milano Inter il secondo, vinsero entrambi la Coppa Spengler.

Gordon Poirier (Montreal Canadiens 1939/40) e Billy Cupolo (Boston Bruins 1944/45).
AnnoCampionatoSpengler Cup
1939-40 Rapp. Milanesendnd
1940-41 Rapp. MilaneseCampione d’Italiand
1941-42 AMDGndnd
1942-45 AMDGndnd