1925/1926

Presidente onorarioAlberto Bonacossa
Presidente effettivoEmilio Botturi
AllenatoreDecio Trovati
RuoloGiocatori.
PEnrico Calcaterra.
DAmbrogio Gobbi (C), Edoardo Piazza.
AGuido Botturi, Ernesto Iscaki, Luigi Redaelli, Decio Trovati, Marco Urbano.
RinforzoGiuseppe Paulon (Wengen).

Il 15 ottobre del 1925 al ristorante Savini di Milano nasce la Federazione Italiana di Hockey su Ghiaccio, Alberto Bonacossa viene eletto presidente. Cambio della guardia al vertice dell’HC Milano, Ambrogio Gobbi lascia la presidenza a Emilio Botturi. A guidare i giocatori non c’è più Leon Quaglia, tornato a Chamonix e gli allenamenti proseguono sotto le direttive di Decio Trovati. I giocatori a disposizione non sono molti, per diversi motivi hanno lasciato l’attività Jervis, Sancassani e Trippi e alla rosa della prima squadra viene aggregato solo Ernesto Iscaki. Per il solito motivo di mancanza di avversari si procede attendendo la fine dell’anno, quando in Svizzera si giocheranno amichevoli e tornei. A rovinare il programma ci si mettono anche le condizioni climatiche e il torneo post-natalizio di Kandersteg è annullato. Ci si sposta a Wengen, ma dopo un paio di partite comincia a piovere e il torneo non giunge alla conclusione.

Wengen, da sinistra in piedi: G. Botturi, Gobbi, Redaelli e D. Trovati. Sdraiato: Calcaterra.

Un’amichevole di passaggio a St. Moritz e la comitiva raggiunge Davos, dove i nostri indossano la maglia azzurra e partecipano al Campionato d’Europa. In un girone con i colossi Svizzera (0-13) e Gran Bretagna (1-8) orgoglio e coraggio non possono bastare, mentre nel girone di classificazione un’onorevole sconfitta con la Polonia (1-3) e un pareggio con la Spagna (2-2) sono indici di miglioramento. Solo allenamenti fino ai primi di marzo, poi un match con il Wengen del connazionale Bepi Paulon, superato di slancio da un Milano in gran forma.

1925LuogoTorneo di Wengen.Risultato
31 dicembreWengenAkademischer Zurigo-Milano2-1
1926
1 gennaioWengenWengen-Milano0-0
Partite Amichevoli.
2 gennaioWengenAkademischer Zurigo-Milano2-1
4 gennaioWengenWengen-Milano1-2
8 gennaioSt. MoritzSt. Moritz-Milano8-2
6 marzo MilanoMilano-Wengen6-1 (2-0; 4-1)

Una settimana dopo al Palazzo va in scena la II edizione della Coppa Cinzano. A questo torneo avrebbe dovuto partecipare anche il CPV Torino, ma non gelando le acque del laghetto del parco del Valentino i piemontesi sono costretti a dare forfait. Con il Cortina finisce 8-1 e l’incontro non vive fasi esaltanti. Gli ampezzani si distinguono singolarmente, ma sono totalmente privi di gioco di squadra, senza dubbio necessitano di una guida per migliorare tecnicamente e tatticamente. Il numeroso pubblico lascia il Palazzo deluso dallo spettacolo offerto dalle due squadre, ma se avesse saputo che la vittoria del Milano equivaleva al secondo titolo di campione d’Italia avrebbe festeggiato il fine partita in modo diverso.

Milano, 13 marzo 1926 II edizione Coppa Cinzano (II° campionato italiano)
Milano-Cortina 8-1 (4-1; 4-0)
Milano: Calcaterra; Gobbi, E. Piazza; D. Trovati, G. Botturi, Redaelli.
Cortina: Costantini; V. Colli, Apollonio; De Zanna, Polloni, Menardi, Verzi.
Reti: 1°t. G.Botturi, Gobbi, D.Trovati 2, Apollonio. 2°t. G.Botturi 2, D.Trovati, E. Piazza. Arbitro: Emilio Botturi.

Chiusura a fine mese con i campioni svizzeri della stagione precedente del Rosey Gstaadt. Una battaglia durissima, un incontro magnifico con Enrico Calcaterra decisivo in situazioni difficilissime: finisce 2-2. Il giornalista Giuseppe Ghezzi (L’Ambrosiano) loda la prestazione di Trovati & C. : – Il Milano è in grado di affrontare ogni incontro con fiducia, la sua non completa maturità sarà ben presto compensata dalla volontà e le deficienze tecniche attuali saranno presto superate. L’handicap più grande è la mancanza di riserve (cambi), perché in un gioco veloce come l’hockey la sostituzione degli uomini sul ghiaccio deve essere frequente e le riserve devono giocare di più in incontri facili, vedi Wengen e Cortina. Solo così si colmerà il gap che si evidenzia quando gli avversari sono più forti e dove emerge l’apprensione data dalla responsabilità di giocare da titolari-.

Milano, 27 marzo 1926 – Partita amichevole.
Milano-Rosey Gstaadt 2-2 (1-1; 1-0; 0-1)
Milano: Calcaterra; Gobbi, E. Piazza; D. Trovati, G. Botturi, Redaelli; Urbano, Iscaki.
Rosey: Naef; Sursock, Trauttenberg; Peltzer, Von Siebenthal, De Thier; Dufour, Frowein.
Reti: 1°t. D. Trovati, Dufour. 2°t. Redaelli, 3°t. Dufour. Arbitro: Emilio Botturi,
Articolo da “Il Corriere della Sera”.
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