Robert Manno

Num. di maglia 4
Data di nascita Ottobre 31, 1956
Età 67
Altezza 183
Peso 84
Stagione
Squadra
Posizione Defense
Luogo di nascita Niagara Falls, Canada
Club precedenti Vancouver Canucks, Toronto Maple Leafs, Detroit Red Wings, Merano, Fassa
PL G A P PIM SAV
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Robert “Bob” Manno: per i tifosi milanesi il “lupo” di Niagara Falls. Il suo arrivo a Milano è datato 1989-90, sul finire di una luminosa carriera che lo ha visto a lungo protagonista sui ghiacci nella NHL. Draftato nel 1976 dai Vancouver Canucks (2° giro, 26° scelta assoluta) e dai Quebec Nordiques per la WHA, lega concorrente destinata a soccombere da li a poco, (2° giro, 19° assoluto), sviluppa la sua carriera professionistica tra Vancouver, Toronto e Detroit, raccogliendo 371 presenze in regular season e 172 punti (41 + 131) nel massimo campionato nord americano. All Star Gamer nel 1981-82, fa il suo esordio proprio in quella stagione con la maglia del Blue team, anticipando così il suo arrivo nel belpaese, avvenuto la stagione successiva con la maglia del Merano. Ripresa la carriera nord americana per le successive due annate, Bob fa quindi ritorno in riva al Passirio, contribuendo in maniera decisiva alla conquista del primo scudetto meranese. Leadership, carisma, esperienza fanno di Manno uno dei migliori difensori mai visti sul ghiaccio italiano, tanto che nella successiva parentesi in maglia Fassa è uno dei trascinatori nella squadra di Canazei verso una storica finale scudetto, persa contro Varese, nella stagione 1988-89. Milano decide quindi di farne il perno della propria difesa a partire dal campionato successivo. Una stagione per farsi conoscere prima dello storico scudetto 1990-91, quando i tifosi rossoblu gli dedicano addirittura una maglietta con la sua immagine e la scritta “attenti al lupo”. In linea con Bill Stewart, capitano di una formazione che gli appassionanti conoscono ormai a memoria, guida la difesa rossoblu fino alla chiusura del 1991-92, anno in cui corona il sogno olimpico, giocando con la maglia della nazionale azzurra ad Albertville, in una esperienza tuttavia abbastanza sfortunata. Costretto ad “emigrare” in quel di Bolzano, contende lo scudetto ai Devils/Milan per le successive due stagioni, prima di interrompere la carriera di giocatore per vestire i panni dell’allenatore proprio della formazione altoatesina. Torna a Milano per una breve e sfortunata parentesi al termine dell’annata 1996-97, quando viene chiamato da Quintavalle in sostituzione dell’ex compagno Rico Rossi a guidare la squadra. Continua quindi la carriera di allenatore con diverse esperienze tra l’Italia e la Germania.

 

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